Istruzioni per Editor - Prerequisiti

Per costituire una nuova Chiave in Arcadia, occorre considerare due attività distinte:

  1. Preparazione delle informazioni che costituiranno la chiave;
  2. Inserimento vero e proprio dei dei dati in Arcadia.

Il seguito di questo articolo è dedicato ad approfondire il primo di questi due aspetti; per informazioni sulle modalità di inserimento dati consultare gli articoli seguenti:

Preparazione delle informazioni

Il punto ideale da cui partire per poter inserire i dati in Arcadia è avere a disposizione:

  • Una Chiave di riconoscimento, rappresentata in modalità booleana, per cui valgano le seguenti ulteriori caratteristiche:
    • Le Proprietà appartenenti a uno stesso Gruppo devono essere fra loro mutuamente esclusive (N.B.: questa condizione è un'aggiunta, non è una conseguenza necessaria della rappresentazione di tipo booleano. Tuttavia è su questa ulteriore condizione che si basa la logica di Arcadia);
    • Le colonne della tabella devono rappresentare la lista completa dei Taxon da considerare e le colonne devono rappresentare le Proprietà (ovviamente: o viceversa);
    • All'incrocio fra righe e colonne devono essere rappresentati in modo opportuno (Vero o Falso, Crocette, ecc.) le correlazioni fra i Taxon e le Proprietà.

Come fare per procurarsi le precondizioni presentate sopra? La cosa non è banale. Ad esempio si potrebbe essere tentati di considerare che basti una qualsiasi Chiave dicotomica per poter ottenere facilmente la Chiave sinottica corrispondente. In realtà, cimentandosi con queste traduzioni, si scopre molto presto che è pratica comune, nelle chiavi dicotomiche, non rappresentare tutte le Proprietà godute da ogni taxon, ma solo quelle funzionali allo specifico passo della chiave. In molti casi, quindi, occorre comunque integrare le informazioni contenute in una compatta Chiave dicotomica con altri fonti dati, focalizzate nella mera descrizione dei Taxon.

Vediamo un caso di traduzione semplice. Ad esempio: immaginiamo che la prima domanda di una Chiave chieda se le zampe sono lunghe e corte. Immaginiamo che la nostra chiave indichi di andare al punto L se il soggetto ha le zampe lunghe o al punto C se il soggetto ha le gambe corte. Bene: questo primo passo, così strutturato, ci dà informazioni molto facilmente interpretabili alla luce della nostra chiave sinottica, infatti: tutte le foglie che si dipartono da diramazioni di L sono riferibili a Taxon con le gambe lunghe e tutte le foglie che si dipartono da C sono riferibili a taxon con le gambe Corte.

Tuttavia non è sempre così semplice... Immaginiamo, ad esempio, che la prima domanda sia più articolata. Immaginiamo che sia: "Il soggetto ha zampe lunghe e tibie almeno altrettanto lunghe dei femori?" In questo caso una risposta positiva implica che le zampe siano lunghe mentre una risposta negativa, relativamente alla lunghezza delle zampe... non implica nulla. Più in generale, quando nella chiave dicotomica a nostra disposizione sono indicate più proprietà, variamente articolate fra loro, per definire la strada successiva, allora le informazioni contenute nella chiave non sono di per sé sufficienti a poter tradurre la nostra (compatta) chiave dicotomica in una chiave sinottica altrettanto utilizzabile.

 

Come procedere, allora?

Si potrebbe essere tentati quindi di lasciare "non valutabili" le eventuali attribuzioni di una stessa Proprietà a molti taxon. Questo, grazie alla regola di Inclusione/Esclusione in Arcadia è permesso e non porta a problemi di utilizzo o a errate interpretazioni da parte dei motori di determinazione: semplicemente la chiave è molto meno efficace di quanto lo sarebbe se una stessa proprietà venisse attribuita a molti più taxon. Infatti, come spiegato meglio in questo articolo, non è tanto il fatto che un Taxon non sia associato a una Proprietà che permette a Arcadia di discriminare i Taxon, quanto il fatto che un Taxon possieda Proprietà in opposizione alle proprietà selezionate. Poniamo ad esempio questo caso:

  • Siano A e B due Proprietà appartenenti allo stesso Gruppo (ad esempio, per rappresentarsi il concetto, si può immaginare: A sta per: «avere gli occhi superiormente neri» e B sta per: «avere gli occhi uniformemente azzurri»; chiaramente A e B si escludono a vicenda, quindi è corretto che facciano parte di uno stesso Gruppo.
  • Siano x, y, e z tre Taxon; poniamo che x goda della Proprietà A, y goda della Proprietà B e z non goda di nessuna delle due (ad esempio: possono esserci individui nel taxon z che godono di A e altri che godono di B).
  • A questo punto, se un utente sceglie la Proprietà A, l'unico taxon che può essere escluso è y e quindi la lista degli estratti si riduce a x e z (così come, analogamente, la scelta di B portava a estrarre y e z). In entrambi i casi è bene sottolineare che z è neutro rispetto al Gruppo e che tanti meno taxon neutri ci sono, tanto più la Chiave è efficente nell'estrarre il minor numero possibile di taxon (idealmente: uno solo).

 

Ciò che, pragmaticamente, è consigliabile fare è partire sì da una Chiave dicotomica affidabile, ma integrarla andando a recuperare ulteriori informazioni che, anche se all'interno della Chiave dicotomica potrebbero non essere rilevanti, aumentano la "performance" della determinazione all'interno di Arcadia.

Per informazioni pratiche su come inserire i dati, vedi questo articolo.