Larve di Ditteri

Tassonomia e descrizione

I Ditteri sono un ordine di insetti a cui appartengono Mosche, Moscerini, Tafani, Zanzare, Sirfidi e altre innumerevoli specie (se ne contano oltre 120.000). La caratteristica comune a tutti è il fatto di avere due sole ali funzionanti (gli insetti hanno, come dotazione base, quattro ali!) dato che le due ali posteriori si sono ridotte a due contrappesi (bilancieri), che servono a rendere più agile e veloce il volo. Altra caratteristica di moltissimi (anche se non tutti) i Ditteri, è il fatto di vivere, allo stadio larvale, in ambiente acquatico. Ed è proprio a questo punto che entrano in gioco i pesci. Le larve di ditteri, infatti, a partire dalle famigerate larve delle zanzare, entrano nella dieta di un numero sterminato di pesci di acqua dolce (almeno di quelli di dimensioni compatibili con gli acquari domestici). Le larve possono assumere varie forme e hanno abitudini diverse. Le larve di zanzara (famiglia: Culicidi) hanno una forma e un moto caratteristici; quelle dei moscerini (famiglia dei Chironomidi) assomigliano a piccoli vermi lunghi da 3 a 30 mm e oltre, dal colore che va dal bianco, al beige, al rosa fino al rosso del genere Chironomus. Sono queste larve, piuttosto lunghe e grosse, quelle che normalmente vengono vendute, congelate, nei negozi di acquari. Caratteristica comune (e piacevole) a tutta la famiglia dei Chironomidi è che non si cibano di sangue, quindi l'eventuale fastidio che possono arrecare è dato solo dal volo in densi sciami presso l'acqua.

Inoculo iniziale

Normalmente non sarete voi a prelevare o a gestire inoculi di Chironomidi, se non andandoli a cacciare presso fontane, corsi d'acqua o comunque contenitori di acqua all'aperto. L'unica attenzione da porre in questo caso è che sia pulita l'acqua da cui li prelevate; tenete anche conto che l'ideale sarebbe un invaso d'acqua in cui non ci siano pesci, per evitare ogni rischio di prelevare, insieme alle larve, anche eventuali parassiti o agenti patogeni dei pesci. Una volta che vi siate procurati in questo modo le larve dei Chironomidi, potrete certo portarle nelle vostre vasche e tenerle (fino a quando non metamorfosano) per un tempo indefinito prima di somministrarle ai pesci. Quello che invece difficilmente riuscirà è far completare un intero ciclo vitale e avere una colonia stabile in grado di riprodursi. La fase adulta, infatti, in quanto aerea, è difficile se non impossibile da gestire con i normali mezzi di un povero appassionato di pesci. Qualsiasi esperienza in questo senso sarebbe interessantissima (oltre che un po' folle, il che non guasta!).

La versione prigra di tutto questo è semplicemente... aspettare. In tutte e quattro le vasche (dai 10 ai 60 litri) che tengo sul balcone (a Milano città) i Chironomidi hanno deposto spontaneamente uova che sono cresciute e che vegetano per tutto l'anno (salvo non arrivare se non raramente, grazie alle mie "amorevoli cure", allo stadio adulto).

Allevamento

L'allevamento è altrettanto un affare da pigri, in quanto si tratta di animali detritivori o comunque bentonici che, qualunque cosa mangino, se la trovano da soli "strisciando" sul fondo o lungo le pareti. Nelle mie vasche, rabboccate periodicamente con acqua proveniente dai cambi dell'acquario, io sciolgo ogni tanto lievito di birra per gli animali filtratori come le Daphnie. Non credo che anche i Chironomidi siano strutturati per mangiarne; può darsi che si possano cibare, almeno in parte, del lievito caduto sul fondo. Ma anche in assenza di qualsiasi somministrazione dall'esterno, qualche ora di sole diretto ogni tanto è già sufficiente a mettere in modo la catena alimentare che li porta a sfamarsi e a crescere in completa autonomia.

Prelievo individui

Dalla vasca il prelievo avviene, esattamente come per Daphnie e crostacei di queste dimensioni, tramite sifone e filtro con retino da Artemie. La parte simpatica è che, trattandosi organismi acquatici, anche in caso di pesci distratti non ci sono limiti al tempo che può passare prima che i pesci li scovino e li mangino. Siccome non si interrano nel fondo, se non diventano cibo dei pesci di superficie, saranno i Corydoras o comunque i pesci pulitori a "occuparsi di loro" anche a distanza di ore.

2 commenti

  1. Sinceramente non saprei. L'immagine è stata fatta prelevando alcuni individui da una delle vasche in cui li allevo (o in cui loro allevano se stessi, per dire meglio, dato che la deposizione delle uova è fatta da adulti volanti liberi). Non avrei idea nemmeno della famiglia di ditteri a cui appartengono. Sarei tentato di dire Chironomidi, ma senza alcun elemento a supporto, solo per diffusione della famiglia.

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